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- Web Marketing
- Velocitą e usabilità
Landing Pages, ROI, Visibilità e Posizionamento On-Line
Creazione welcome e landing pages per rafforzamento posizionamento sui motori di ricerca e massimizzazione tasso di conversione campagne pubblicitarie online.
Servizi di Web Writing e Persuasive Copywriting – Realizzazione Landing Pages
Introduzione: peculiarità e scopo delle landing pages
Punto terminale di una qualunque campagna pubblicitaria su internet (banner advertising, keyword advertising, email marketing), le landing pages (letteralmente "pagine di atterraggio") si stanno ormai imponendo all'attenzione generale degli inserzionisti online come chiave di volta determinante per decretare il successo o meno di una specifica strategia di web marketing e, quindi, come parametro di riferimento per ottenere un'indicazione affidabile sull'andamento delle vendite online (confronto tra visite alle landing pages e vendite reali concluse).
Dopo anni in cui il ritorno di una campagna pubblicitaria online si misurava prevalentemente basandosi su indicatori fuorvianti o quanto meno limitanti come il tasso di visualizzazione (tasso di impression) - rapporto tra quante volte un’inserzione potrebbe essere visualizzata e quante volte lo è effettivamente - o il tasso di acquisizione (tasso di clicktrough o costo/contatto) - rapporto tra quante volte un’inserzione è visualizzata e quante volte è cliccata generando una visita sul sito collegato - , si è infatti sempre più compreso come l'unico indicatore di performance realmente significativo ai fini del corretto calcolo del ROI e della redditività dell'investimento effettuato fosse rappresentato dal tasso di conversione (costo/vendita o costo/iscritto) -
rapporto tra quante volte un'inserzione è cliccata e quante volte genera un'azione (ad es. l'acquisto di un prodotto o l'iscrizione a un corso) sul sito di destinazione - e come tale prima occasione d'interazione tra visitatore e sito costituisse il preludio indispensabile al raggiungimento del vero obiettivo finale di qualsiasi strategia di marketing implementata sul web: la trasformazione del visitatore/acquirente occasionale in visitatore/acquirente abituale e quindi la sua fidelizzazione (misurabile attraverso il cosiddetto tasso di ritenzione - rapporto tra quante volte un visitatore/acquirente ritorna su un sito e quante volte riacquista.
Le landing pages si prefiggono pertanto uno scopo preciso: trasformare il volume di traffico in ingresso sul sito in una concreta opportunità di interazione con il sito stesso, le visite in azioni, i contatti in acquisti, gli utenti in clienti. Non si tratta di traffico normale generato naturalmente da utenti che a seguito di una ricerca hanno cliccato spontaneamente su un collegamento proposto da un motore di ricerca (spinti da un semplice desiderio di informazione o conoscenza) ma di un traffico sollecitato e in qualche modo pilotato in quanto proveniente da utenti che hanno risposto reattivamente allo stimolo rappresentato da un banner, un email o un annuncio di testo e, per questo, sono stati quindi già selezionati e indirizzati verso il raggiungimento di un obiettivo ben preciso: appunto la conversione.
A tal fine le landing pages devono essere fortemente imperniate sulla call to action e rispettare alcuni requisiti fondamentali sia dal punto di vista della grafica/progettazione (layout) che da quello del contenuto/comunicazione (text).
Struttura delle landing pages: i 5 elementi fondamentali
Dal punto di vista strutturale, gli elementi costitutivi di una landing page sono i seguenti:
- Headline - frase di apertura motivante che deve cercare di riassumere in poche parole/righe cosa offre la pagina e quali vantaggi/benefici può comportare la sua lettura per l'utente (ad es. un titolo e un sottotitolo - domanda in H1 e risposta in H2 - evidenti, interessanti, allineati al centro della pagina, in un colore che risalta rispetto al resto del testo, con espressioni tipo "Come fare a", "Scopri come", "Vuoi imparare a", per sottolineare l'importanza dell'argomento trattato o del problema da risolvere)
- Immagine del prodotto / servizio - elemento iconografico/figurativo che ha funzione attrattiva e che nel caso di un prodotto deve cercare di rappresentarlo nel modo più accattivante possibile, mentre nel caso di un servizio deve cercare di "concretizzarlo" nel modo più tangibile possibile, evidenziando lo status (vantaggio/beneficio) che può derivare all'utente dalla sua fruizione (che cos'è, cosa fa e cosa non fa, a chi è utile, che problemi risolve, quali bisogni soddisfa, come funziona, quanto costa, che garanzie offre, quale assistenza prevede, quanto è innovativo, quale particolarità lo distingue dalla massa, cosa lo rende unico o superiore alla concorrenza)
- Messaggio o testo promozionale - comunicazione persuasiva/convincente "a prova di stupido" che ha lo scopo di enfatizzare le caratteristiche del prodotto / servizio evidenziandone la validità, la convenienza e le funzionalità (i punti di forza) attraverso i benefici / vantaggi che possono derivare all'utente dall'adesione immediata all'offerta pensata appositamente per lui (ad es. offerta eccezionale ma limitata nel tempo: sconto notevole e omaggio ulteriore solo se si aderisce in tempi stretti alla proposta)
- Call to action - invito o chiamata all'azione che deve suggerire il tipo di conversione desiderata attraverso il ricorso a link ben evidenti e immagini/icone collocate in punti cruciali della pagina - ad es. frecce indicatrici o mani con l'indice proteso che simulano l'azione desiderata e portano a far cadere l'occhio dell'utente proprio sul punto voluto - (alcuni esempi di call to action: compilare un form, inviare un'e-mail, richiedere un'informazione, iscriversi ad una mailing list o ad una newsletter, fare una telefonata, acquistare un prodotto o un servizio, iscriversi ad un corso o ad un seminario, effettuare il download di un libro/racconto/documento interessante o scaricare la demo di un software, abbonarsi ad un servizio, sottoscrivere un contratto di assistenza, richiedere una consulenza, ecc.)
- Brand, Company Name - nome/marchio dell'azienda al quale deve essere dato il giusto spazio e il giusto peso nella pagina per riuscire a trasmettere all'utente quel senso di rassicurazione e quella "quantità" di fiducia necessaria per farlo interagire.Principi da rispettare nella redazione delle landing pages
Dal punto di vista redazionale, le regole da tener presenti nella creazione di una landing page efficace sono le seguenti:
- la comunicazione deve essere chiara, trasparente, corretta, veritiera, persuasiva e convincente (sin dalle prime righe/parole il visitatore si deve persuadere di essere atterrato sul sito giusto e che stava cercando e che il prodotto/servizio che gli stiamo offrendo/proponendo è proprio quello che stava cercando e che fa per lui; a tal fine può rivelarsi utile sottolineare con forza quanto più piena, ricca, semplice e agevole sarebbe la vita dell'utente se acquistasse subito il prodotto/servizio proposto e quanto invece sarebbe tutto l'opposto se rimandasse ad un momento successivo la sua decisione)
- la comunicazione deve essere tematizzata o monotematica (ogni landing page deve essere focalizzata/incentrata su un unico prodotto o servizio; offrire troppe alternative diverse - o addirittura la possibilità di visualizzare un intero catalogo - potrebbe distogliere l'utente dall'obiettivo principale e portarlo a rimandare la decisione di acquisto o adesione; in altre parole, il prodotto o servizio che si intende promuovere deve essere l'unico protagonista della pagina e l'utente che si vuole raggiungere deve essere indotto a prendere una ed una sola decisione senza possibilità di scelta: effettuare l'azione desiderata oppure no; la landing page deve essere progettata in funzione di uno scopo preciso e non di due o tre contemporaneamente; la landing page non può coincidere con la homepage, sarebbe un errore davvero grossolano; l'homepage presenta troppi links in uscita - leggi troppe distrazioni - e trasmette quindi all'utente un senso di disorientamento, finendo per disperderne le energie - cliccando qua e là senza convinzione - e facendogli perdere quella carica che aveva acquisito inizialmente interagendo con il messaggio pubblicitario: email, banner o link di testo)
- la comunicazione deve essere incentivante e motivante (l'utente deve essere incentivato all'azione e motivato/spronato ad agire subito - il giorno dopo potrebbe essere troppo tardi - a tal fine può rivelarsi utile proporre un'offerta limitata nel tempo ovvero temporalizzare la decisione dell'utente tramite un'offerta accattivante/irresistibile, unica ed esclusiva che trasmetta un senso d'urgenza - ad es. se prenoti il corso entro 2 giorni avrai uno sconto del 30% o riceverai un omaggio - o dare la possibilità di scaricare documentazioni estremamente interessanti solo se lo si fa nell'immediato - ad es. se ti iscrivi oggi alla nostra mailing list potrai scaricare il manuale "I trucchi per posizionarsi ai primi posti dei motori di ricerca" - in altre parole, è importante che l'utente sia indotto a pensare che non aderire subito alla proposta significherebbe perdere un'occasione irripetibile: il costo/svantaggio/danno del non acquisto)
- la comunicazione deve trasmettere fiducia e credibilità (la landing page deve trasferire all'utente un senso di fiducia verso il prodotto/servizio che si vuole vendere o promuovere e verso l'azienda che lo vende o lo promuove - a tal fine può essere utile ricorrere a numeri verdi, certificazioni, premi e riconoscimenti ricevuti, referenze/credenziali facilmente controllabili/verificabili, faq, testimonianze, case history, demo e prove di efficacia, testimonial, icone grafiche universalmente conosciute, comunicati stampa, recensioni, garanzie soddisfatti o rimborsati, informazioni sulla tutela della privacy e sul trattamento dei dati personali, assistenza e supporto pre e post vendita/acquisto; inoltre può rivelarsi strategico integrare la landing page con la cosiddetta "thank you" page, determinante ai fini della fidelizzazione dell'utente e quindi ai fini di aumentare la sua propensione ai secondi acquisti o agli acquisti ripetuti: solo così è possibile trasformare un cliente in sostenitore ed incentivarlo al passaparola positivo verso il prodotto/servizio e l'azienda che lo commercializza/distribuisce)
- la comunicazione deve essere pertinente (il messaggio della pagina di destinazione deve essere pertinente con le parole chiave e il testo dell'annuncio, del banner o dell'email che ha determinato il click dell'utente; le foto utilizzate devono essere pertinenti rispetto al prodotto/servizio da vendere o promuovere; in altre parole, deve esserci piena rispondenza tra il contenuto del messaggio pubblicitario e quello della landing page, ovvero quest'ultima deve costituire la naturale prosecuzione e conclusione - e quindi, parte integrante - della campagna pubblicitaria avviata con l'invio della email e l'apparizione del banner o dell'annuncio testuale; email, banner o link testuale devono sollecitare l'attenzione, l'interesse e il desiderio dell'utente, la landing page deve sollecitare l'azione e quindi la conversione dell'utente; la landing page è il ponte ideale tra i "fuochi d'artificio" della pubblicità e la conclusione di una vendita)
- la comunicazione deve essere esaustiva (più informiamo, più siamo credibili, più trasmettiamo fiducia, più vendiamo)
- la comunicazione deve essere personale (il tono del messaggio deve risultare il più possibile diretto, informale e colloquiale e prevedere preferibilmente il ricorso all'uso del tu / della seconda persona singolare - anche se non in maniera indiscriminata - per trasmettere all'utente la sensazione di essere considerato prima di tutto una persona e solo in seconda battuta un potenziale cliente a cui vendere qualcosa; l'offerta deve essere il più possibile personalizzata o personalizzabile - ad es. la personalizzazione di un software)
- la comunicazione deve seguire una progressione logica (il messaggio, dalla headline al footer, deve essere impostato in maniera tale da condurre l'utente al compimento dell'azione desiderata; a tal fine è preferibile evitare digressioni o discorsi trasversali che potrebbero minare alla base le possibilità di conversione così come "distrazioni" inutili e pericolose come banner animati o animazioni in flash troppo invasive; ciò che email, banner o link di testo ha unito, landing page non separi)
- la comunicazione deve rispettare il principio della piramide rovesciata (dal generale al particolare, ovvero, prima le conclusioni / i benefici e poi le prove / i dati di fatto a loro supporto - prima lo "strillo" o il succo della notizia in sintesi e poi gli "approfondimenti" nel dettaglio -, il che si traduce in un chiaro invito a collocare i contenuti fondamentali del messaggio nella parte più alta della pagina dove sono bene in vista e godono certamente di una maggiore attenzione da parte del lettore).
Tipologie di landing pages: una proposta di classificazione
Dal punto di vista concettuale o delle possibili classificazioni si può distinguere tra:
- Landing lunghe e corpose (stile Madri con almeno cinque chiamate all'azione) e landing corte e snelle (visualizzabili in un'unica schermata del browser senza richiedere lo scrolling e con almeno due chiamate all'azione): a riguardo, sebbene sia difficile affermare che le prime siano sempre più efficaci delle seconde, si può sostenere in linea di massima che sia preferibile utilizzare sempre testi sufficientemente esplicativi - anche se non prolissi - piuttosto che testi molto scarni e poveri di contenuti (in pratica, se nella email, nel banner o nel link sponsorizzato prevale necessariamente la sintesi per evidenti motivi di spazio, nella landing page è possibile sempre effettuare una sorta di compensazione ricorrendo a testi più estesi ed esaustivi)
- Landing lato utente e landing lato motori: a riguardo, sebbene le prime abbiano come scopo principale la conversione / la vendita e le seconde (più note come welcome pages) il traffico / la visibilità, si può tranquillamente affermare che non è impossibile trovare sul web esempi di landing che raggiungano con successo i due obiettivi in contemporanea - Landing collegate al resto del sito / ad alcune pagine del sito / ad un minisito (tramite apertura di apposite pop-up) o landing isolate: a riguardo, i test effettuati sembrano suggerire una maggiore efficacia in termini di conversione delle landing stile minisito
- Landing per campagne di banner advertising e di email marketing più spinto/aggressivo (DEM) e landing per campagne di keyword advertising (ppc) e di email marketing più soft (newsletter): a riguardo, altri test sembrano suggerire il preferibile ricorso a landing più snelle e brevi nel primo caso - gli utenti arrivano lì per caso - e a landing più corpose ed estese nel secondo - gli utenti arrivano qui a seguito di una ricerca specifica sul motore o seguendo il suggerimento contenuto nella newsletter a cui sono abbonati e che ricevono periodicamente
- Landing page (welcome page) per posizionamento organico (visibilità gratis - tempi lunghi, molto lavoro - obiettivo principale = traffico) e landing page per pay per click (visibilità a pagamento - tempi brevi, alti costi - obiettivo principale = conversione).
Caratteristiche schematiche delle landing pages
Volendo schematicamente riassumere le caratteristiche principali di una landing page, possiamo affermare quanto segue:
- struttura breve (snella) ma interessante (informazioni utili), chiara, persuasiva e convincente (argomentazioni valide)
- struttura lunga (corposa) solo se utile ad accrescere la motivazione dell'utente ad agire
- accessibilità a tutti gli utenti, leggerezza e rapidità di caricamento, compatibilità con tutti i browser e i sistemi operativi, gradevolezza estetica
- non deve essere raggiungibile da nessuna pagina del sito ma contenere eventualmente un link alla homepage e ad altre pagine del sito (se ritenuti utili)
- deve prevedere un link verso altre pagine (apribili preferibilmente tramite finestre pop-up) solo qualora esse contengano informazioni utili a chiudere la vendita (ad es. dettagli/caratteristiche del prodotto/servizio; testimonianze autorevoli; garanzie di sicurezza sulle modalità di pagamento, certezza sui costi di spedizione; trasparenza sulla politica dei resi e sulle modalità di recesso; garanzie sul trattamento dei dati personali); diversamente è preferibile eliminare dalla landing page ogni possibile distrazione e quindi ogni potenziale via d'uscita
- blocchi di testo non troppo lunghi: non più di due lines di testo per l'headline, quattro o cinque al massimo per gli altri paragrafi (visual dissonance)
- domande utili solo se finalizzate all'azione desiderata (e interpretabili quindi come inviti all'azione)
- almeno due chiamate all'azione nelle landing corte - almeno cinque call to action nelle landing lunghe
- collocazione dei contenuti più persuasivi all'inizio e alla fine del testo (dove generalmente si concentra l'attenzione del lettore) piuttosto che nella parte centrale della pagina
- grafica semplice e sobria (essenziale) ma tale da rinforzare il messaggio pubblicitario contenuto nella email, nel banner o nel link sponsorizzato
- uso della grafica e dei colori per sottolineare gli aspetti promozionali e i contenuti più rilevanti del messaggio rispetto alle informazioni marginali e complementari
- obiettivo costante e unico (far compiere all'utente un'azione precisa, dicendogli chiaramente cosa fare e dove farlo)
- ripetizione dei contenuti fondamentali del messaggio con tecniche diverse (testo, grafica, audio, video, multimediale) per farli risaltare rispetto al resto della pagina
- messaggio di facile e immediata comprensione (a prova di stupido)
- testo senza errori/orrori ortografici, grammatica corretta e vocaboli adeguati
- scrittura del testo in funzione dello schermo (disporre gli "act now" o inviti all'azione in punti cruciali della pagina in modo che siano visualizzati entro la prima schermata del browser)
- scrittura del testo incentrata più sui benefici/vantaggi che non sulle caratteristiche/proprietà tecnologiche del prodotto/servizio (i benefici accrescono il desiderio e l'interesse e sviluppano l'immaginazione e il senso di identificazione dell'utente, facendo leva sugli effetti positivi derivanti alla persona dall'uso del prodotto/servizio - sentirsi meglio, non faticare, risolvere definitivamente un problema, ottenere risultati migliori che in passato, non spendere un capitale, ecc. - le caratteristiche rafforzano nell'utente la convinzione nella necessità e utilità dell'acquisto - a tal fine è importante enfatizzare le proprietà che rendono il prodotto/servizio unico nel suo genere o quanto meno quelle che lo rendono superiore rispetto alla concorrenza)
- prove credibili del funzionamento/efficacia del prodotto/servizio e dei risultati che consente di raggiungere
- evidenza del numero di telefono per rassicurare l'utente che gradisce la possibilità del contatto diretto
- personalizzazione del rapporto (uso del tu) per facilitare la comunicazione e trasmettere maggiore fiducia all'utente
- personalizzazione dell'offerta (reale e non ingannevole) per provocare un maggior coinvolgimento da parte dell'utente
- inclusione nell'offerta di prodotti gratuiti per aumentarne il valore reale oltre che il valore percepito dall'utente
- evidenza delle referenze e delle testimonianze (elenco dei clienti soddisfatti e loro commenti)
- evidenza delle garanzie (soddisfatti o rimborsati) offerte sul prodotto/servizio per minimizzare i rischi per l'utente
- anticipazione delle possibili obiezioni (dubbi/incertezze e perplessità che potrebbero indurre l'utente a non effettuare l'acquisto) attraverso l'uso strategico delle faq (domande/problemi e risposte/soluzioni)
- evidenza del prodotto/servizio in tutte le sue possibili rappresentazioni (disegno, foto, immagini 2d/3d, video, suono, musica, filmato interattivo)
- esaltazione delle qualità e dimostrazione delle potenzialità e funzionalità del prodotto/servizio tramite l'uso appropriato della programmazione in Flash
- equilibrato mix di testo, grafica, foto e integrazioni audio/video (utili soprattutto per illustrare casi reali e testimonianze "prima e dopo")
- azione da compiere facile ed intuitiva (effettuare l'ordine di acquisto deve risultare estremamente semplice: pochi passaggi / click, poche informazioni da fornire / pochi campi obbligatori, meglio se la compilazione del modulo è prevista all'interno della stessa landing page).
Ulteriori consigli per la realizzazione delle landing pages
Volendo integrare il discorso sulle linee guida da rispettare nella progettazione di una landing page, ci preme sottolineare quanto segue:
- grandezza del font: se per il titolo e per il sottotitolo (headline) si utilizzano spesso l'H1 e l'H2, per il testo dei vari paragrafi è bene impiegare un font non troppo più piccolo per agevolare l'utente nella lettura della pagina e non affaticarlo inutilmente;
- form: se l'azione di conversione desiderata è rappresentata dalla compilazione di un form, renderlo il più umano possibile limitando il numero di campi richiesti - per non scoraggiare l'utente e rischiare così di perderlo per sempre (due campi sono più che sufficienti: nick + e-mail);
- call to action: visto che gli utenti manifestano una sorta di chiusura (blindness) verso formule del tipo "clicca qui per acquistare/scaricare/iscriverti", sarebbe preferibile ricorrere a soluzioni grafiche e testuali alternative per indurli a compiere l'azione desiderata;
- limitazione di elementi di disturbo: visto che con l'annuncio testuale, l'email o il banner siamo stati capaci di attirare l'attenzione dell'utente e di indirizzarlo verso una destinazione precisa, sarebbe opportuno limitare o eliminare del tutto nella landing page la presenza di informazioni irrilevanti o elementi estranei, il riferimento a prodotti o servizi correlati ma distanti da quello che si vuole vendere o promuovere o, peggio ancora, barre/ menù di navigazione (contenenti links che puntano verso altre sezioni del sito) che possano permettere all'utente di uscire facilmente dalla pagina con il rischio di non vederlo più tornare indietro;
- progettazione prima su carta e poi sullo schermo: prima di realizzare i contenuti della landing page, è preferibile creare una bozza su carta della stessa suddividendola in aree o blocchi concettuali (caratteristiche del prodotto, vantaggi/benefici derivanti dal suo acquisto, testimonial, immagini o rappresentazioni del prodotto, filmato interattivo per dimostrazione del suo funzionamento e della sua efficacia, offerta commerciale e invito all'azione).
Testing landing pages: come valutare la loro efficacia
Una volta progettate le landing pages è opportuno testarle per verificare quale sia quella che determina il più alto tasso di conversione e quindi quella sulla quale conviene puntare per massimizzare il ROI della campagna pubblicitaria implementata, sia essa una campagna di keyword advertising, di display advertising o di email
marketing.
Nel caso specifico delle campagne pay per click su Google, un utile supporto in tal senso può venire da un software di web analysis e tools come quello messo a disposizione da Google Web Site Optimizer, il quale consente di valutare le performances di due o più versioni/varianti della stessa pagina o la validità - in termini di capacità di conversione - di una pagina rispetto ad un'altra.
I test che è possibile condurre sono i seguenti:
- test A/B o split test (si effettuano collegando a rotazione casuale ad uno stesso annuncio pubblicitario - testuale o illustrato - due o più pagine che si differenziano l'una dall'altra solo per uno/qualche aspetto/elemento - call to action, headline, testo/contenuto del messaggio, posizione delle frasi, layout, colori, componenti audio/video, presenza o meno di offerte speciali - e verificando in modo automatico attraverso il software quale delle pagine registra il tasso di conversione più elevato)
-
test multivariati o multivariate test (si effettuano collegando a rotazione casuale ad uno stesso annuncio pubblicitario - testuale o illustrato - diverse combinazioni di versioni modificate di una stessa pagina, sperimentando contemporaneamente l'impatto/incidenza di più variabili e verificando in modo scientifico quali sono i messaggi e le pagine che convertono di più, consentendo di raggiungere in maniera più efficace gli obiettivi della campagna pubblicitaria ovvero di migliorare il ROI della stessa)
Per quanto detto, è innegabile che di tutte le aree del web marketing, sia proprio il pay per click a trarre maggior giovamento dall'impiego oculato e strategico delle landing pages. Ciò essenzialmente per due motivi:
- le campagne di keyword advertising permettono un perfetto controllo del messaggio, dalla parola chiave e dall'annuncio testuale fino alla pagina di atterraggio, il che consente di ottenere una comunicazione fluida, lineare e coerente dal primo contatto o momento di interazione fino alla conversione;
- il sistema di “quality score” utilizzato da Adwords per determinare la posizione degli annunci di testo nella colonna di destra dei risultati di Google tiene conto anche della rilevanza della parola chiave nella landing page, il che significa che più la pagina di arrivo è ottimizzata rispetto alla parola chiave contenuta nell'annuncio di testo, più l'annuncio stesso scalerà posizioni verso l'alto nella graduatoria delle inserzioni a pagamento. Tra l’altro ciò comporterà per l’inserzionista anche il vantaggio non indifferente di un costo minimo per click più basso a fronte della migliore posizione raggiunta dall’annuncio sponsorizzato.
Web writing e persuasive copywriting per landing pages di successo
Imparare a scrivere una landing page di successo (che sia cioè in grado di convertire gli utenti in clienti) significa imparare a comprendere:
- quanto deve essere lungo un paragrafo (quante righe e quante parole)
- quando è opportuno utilizzare grassetti, corsivi, sottolineature
- dove è preferibile collocare le immagini
- quando è utile ricorrere agli elenchi/liste puntati/e o numerati/e
- quando bisogna inserire un link
- quali font è meglio usare
- quali parole conviene utilizzare
- quali contenuti è strategico inserire
- quali tecniche (psicologiche e di copywriting) consentono di accrescere l'efficacia della comunicazione
- come riuscire a far completare all'utente la lettura della pagina su cui è atterrato
- come riuscire a mantenere viva l'attenzione del lettore per tutta la lunghezza della pagina
- come trasformare contenuti informativi in contenuti emozionali e persuasivi (contenuti che vendono e portano risultati concreti) in pratica, come comunicare con gli utenti proprio nel modo in cui essi vorrebbero sentirsi parlare (rivolgere la parola) e come far fare agli utenti proprio quello che vorremmo essi facessero: acquistare un prodotto, compilare un form/modulo, scaricarsi una demo, scriverci un'email, ecc.
Conclusioni: come costruire una landing page ideale
Se oltre alle tecniche di scrittura per il web ci impadroniremo anche delle tecniche di posizionamento sui motori di ricerca, se cioè oltre a scrivere lato utenti (da buoni web copywriter) impareremo a scrivere anche lato motori (da buoni SEO), riusciremo (da buoni web writer) a raggiungere contemporaneamente due obiettivi a prima vista inconciliabili: farci trovare facilmente dagli utenti (obiettivo di visibilità) e saper comunicare loro con efficacia (obiettivo di business/vendita prodotto o servizio/iscrizione corso o newsletter).
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